Officina dei talenti

Formazione per giovani in difficoltà.

Sostenere l’educazione dei giovani è fondamentale per una società non violenta. Anche in Italia esistono quartieri particolarmente disagiati e realtà sociali che meritano attenzione.

A Torbellamonaca, un quartiere caratterizzato da un forte disagio sociale, dove si registra un forte tasso di abbandono scolastico, è presente una altissima percentuale di studenti con gravi problemi sociali, sottoposti a provvedimenti giudiziari, con necessità di sostegno certificato. In un quartiere come questo abbandonare la scuola rende i giovani ancora più vulnerabili, rende difficile trovare un lavoro onesto, sentirsi cittadini e parte di una comunità; nei peggiori casi i giovani diventano facile preda delle organizzazioni criminali.

Queste sono le motivazioni che hanno spinto l’Unione Induista Italiana attraverso i fondi dell’8xMille a sostenere il progetto dell’Associazione 21 luglio dando a molti giovani la possibilità di formarsi in diversi campi: scientifico, umanistico, artigianale, artistico, accademico e non accademico. Le diverse attività strutturate permettono ai ragazzi di scoprire la propria vocazione e di sperimentare diverse e innovative metodologie di apprendimento.

Le caratteristiche principali dell’approccio educativo sono il rispetto, la stima, la cooperazione, la condivisione, la trasparenza e la sussidiarietà. I laboratori sono articolati in quattro giorni a settimana con una durata di 3 ore con gruppi di 25/27 bambini.

Sono state coinvolte le scuole Melissa Bassi, Acquaroni, Via Poseidone e De Curtis. Le attività sono articolate anche con un campus estivo e comprendono sostegno nelle attività scolastiche, nello sviluppo della capacità di letto-scrittura e di un corretto metodo di studio oltre ad attività laboratoriali, yoga, circle time e il filo conduttore di una storia. La collaborazione con assistenti sociali e servizi sanitari del territorio, altre associazioni, la creazione di rapporti con le famiglie dei bambini ha permesso di costruire una comunità educante, considerata azione imprescindibile per la realizzazione del progetto.

Si è inoltre cercato di promuovere l’adozione di un modello virtuoso di relazioni con le Istituzioni municipali anche attraverso azioni di costante monitoraggio della povertà educativa, al fine di identificare azioni correttive condivise in risposta a dinamiche/episodi/contesti di povertà educativa.