Bambini senza sbarre

Un progetto emergenziale per sostenere i bambini con genitore detenuto e i suoi familiari durante il lockdown e la fase successiva alla pandemia da Covid-19.

A causa della sospensione delle visite in carcere, dovuta alle norme per prevenire la diffusione del virus, si è resa necessaria una rete di interventi per arginare le possibili derive affettive ed emotive sia della persona reclusa sia dei suoi familiari.

Un progetto emergenziale per sostenere i bambini con genitore detenuto

Con i fondi dell’otto per mille si è contribuito alla realizzazione di un progetto a beneficio di 180 nuclei familiari per il mantenimento delle relazioni affettive tra genitori e figli.

L’emergenza sanitaria generata dalla pandemia da Covid-19 ha acutizzato la già complessa relazione tra genitori detenuti e figli. Il supporto psicologico, fondamentale in questi casi, gli incontri in ambienti “protetti” e i percorsi specifici di accompagnamento hanno dovuto trovare nuove modalità di attuazione. Per questo, l’Unione Induista Italiana ha voluto sostenere il progetto di Associazione Bambinisenzasbarre onlus, grazie al quale è stato possibile creare il servizio “telefono giallo” per comunicare oltre le sbarre e in uno “spazio neutro virtuale”.

Operatori altamente qualificati hanno offerto servizi fondamentali per le famiglie in difficoltà. “Telefono giallo” ha fornito alle famiglie ascolto, supporto psicologico e risposte specialistiche tramite assistenza telefonica, mail, via messaggi e whatsapp. Il progetto “Spazio neutro virtuale” ha garantito la presenza di figure terze incaricate di mettere in contatto  il genitore detenuto con i figli minori.

Grazie a questo progetto innovativo, gli operatori, che già seguivano i minori in presenza, hanno potuto assicurare una continuità nelle relazioni familiari anche tramite chiamate a tre.

Bambini senza sbarre

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