Progetto Kairos

Terapia ed empatia per l’ictus.

La musica ed il canto come strumenti di recupero dopo un ictus. Questo il cuore del progetto “Kairos: terapia ed empatia per l’ictus” che l’Unione Induista Italiana ha voluto sostenere attraverso i fondi dell’8XMille. Il progetto, promosso dell’associazione A.L.I.Ce. Cuneo Odv mette al centro, già dal 2015, la musicoterapia ed il canto per la riabilitazione dei pazienti affetti da ictus.

Grazie a interventi di musicoterapia svolti a piccoli gruppi si riabilita quella funzione di linguaggio persa a causa dell’ictus, si ritrova la parola perduta e si cura l’afasia che compare in circa un terzo dei soggetti colpiti da ictus. L’ictus rappresenta in Italia la prima causa di disabilità e la terza di morte. La musica è un potente strumento per recuperare alcune funzioni importanti.

Come diceva il famoso neurologo britannico Oliver Sacks, “La musica è il più potente farmaco non chimico”.

La riabilitazione è svolta da personale, spesso volontario, specializzato in musicoterapia neurologica clinica. Inoltre, durante l’attività, sono presenti anche alcuni familiari, che diventano volontari loro stessi in un meccanismo di empatia che li porta anche a condividere bisogni e soluzioni.

I volontari quindi vivono sulla propria pelle il significato di disabilità ed il rapporto con persone fragili. All’attività prendono parte anche psicologi e logopedisti per seguire i pazienti verso un pieno recupero. numerose associazioni e strutture sanitarie territoriali.

La musicoterapia è uno strumento prezioso per recuperare la parola perduta dopo l’ictus. Un coro di pazienti afasici è un’occasione ideale per aiutarsi a vicenda, ritrovare uno spirito di gruppo e superare gli ostacoli. La musica ed il canto dei coro è un vero e proprio messaggio di speranza.

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