Salvare la vita con tempestività e preparazione
Defibrillatori: corso di primo soccorso e sull’uso del defibrillatore
In attesa che una legge al Senato lo renda obbligatorio nei luoghi pubblici, l’Unione Induista Italiana, con i fondi dell’8xmille, ha donato un defibrillatore (DAE) alle diverse comunità induiste presenti in Italia e organizzato un corso di primo soccorso per la rianimazione cardiopolmonare.
Imparare a riconoscere immediatamente i sintomi di arresto cardiaco e acquisire la prontezza di intervenire nel modo corretto è un gesto di responsabilità e di amore che può davvero salvare una vita! I dati forniti dall’IRC (Italian Resuscitation Council) parlano, infatti, chiaro: solo in Italia sono 60 mila le persone che muoiono di arresto cardiaco, 400 mila in Europa. Intervenire nei primi cinque minuti dopo un arresto cardiaco, tramite il massaggio cardiaco e l’eventuale utilizzo del DAE, triplica le possibilità di sopravvivenza.
Imparare a riconoscere immediatamente i sintomi di arresto cardiaco e acquisire la prontezza di intervenire nel modo corretto è un gesto di responsabilità e di amore che può davvero salvare una vita! I dati forniti dall’IRC (Italian Resuscitation Council) parlano, infatti, chiaro: solo in Italia sono 60 mila le persone che muoiono di arresto cardiaco, 400 mila in Europa. Intervenire nei primi cinque minuti dopo un arresto cardiaco, tramite il massaggio cardiaco e l’eventuale utilizzo del DAE, triplica le possibilità di sopravvivenza.
Tra i vari rappresentanti dei templi e delle associazioni aderenti al corso e gli istruttori specializzati è nata fin da subito una sinergia e una sintonia, nonostante le difficoltà linguistiche, le differenze culturali, di età o di genere.
La partecipazione entusiastica durante le simulazioni e la felicità negli occhi dei corsisti al momento in cui hanno ricevuto l’attestato di idoneità al primo soccorso e all’uso del DAE è stato un segno tangibile di un sentimento, ben oltre il confine etnico, geografico o culturale: non si era indiani o italiani, bensì una comunità unica, umana nel senso più bello della sua accezione.
Il corso non solo è stato un atto di responsabilità civile dunque ma ha anche fatto vivere una esperienza di fraterna condivisione di umanità.
La partecipazione entusiastica durante le simulazioni e la felicità negli occhi dei corsisti al momento in cui hanno ricevuto l’attestato di idoneità al primo soccorso e all’uso del DAE è stato un segno tangibile di un sentimento, ben oltre il confine etnico, geografico o culturale: non si era indiani o italiani, bensì una comunità unica, umana nel senso più bello della sua accezione.
Il corso non solo è stato un atto di responsabilità civile dunque ma ha anche fatto vivere una esperienza di fraterna condivisione di umanità.
Un posto sicuro
Protezione per gli animali.
Un santuario per restituire dignità alla vita di tutti gli esseri viventi.
...Semina cresci fiorisci matura
Piantumazione di nuovi alberi.
Iniziative per la sensibilizzazione e la cura delle aree comuni.
...