Cure palliative in reparto.
Ogni vita è sacra, questo è un principio fondamentale nell’induismo. Tutti hanno diritto a vivere ogni attimo della loro vita nel modo migliore, anche se questo può essere una difficile sfida quando la vita ci pone a dura prova, come nel dover affrontare una diagnosi per una malattia incurabile.
Ricevere la diagnosi e affrontare le cure è un processo difficile e complesso che non coinvolge solamente il malato ma tutta la sua famiglia, compresi bambini e ragazzi. Per questo l’Unione Induista Italiana attraverso i fondi dell’8xMille ha contribuito alla realizzazione del progetto Hospice diffuso – cure palliative in reparto, a cura dell’associazione Una mano alla vita Onlus in collaborazione con l’ospedale Niguarda di Milano, per dare un sostegno reale a tutti coloro che ricevono diagnosi di malattie croniche progressive o malattie incurabili.
Da qualche anno si è attestato che le cure palliative, attraverso un approccio precoce, possono essere utilizzate a favore di tutti quei malati che si trovano ad affrontare una malattia progressiva (Cancro, malattie neurologiche, cardiache, polmonari, etc.), al fine di garantire una migliore presa in carico e quindi una migliore qualità di vita, sia per il paziente che per il nucleo familiare, affrontando aspetti clinici, psicologici e sociali.
Vengono definite cure palliative l’insieme degli interventi terapeutici, diagnostici e assistenziali, rivolti sia alla persona malata sia al suo nucleo familiare, finalizzati alla cura attiva e totale dei pazienti la cui malattia di base, caratterizzata da un’inarrestabile evoluzione e da una prognosi infausta, non risponde più a trattamenti specifici.
In Italia sono 313.000 ogni anno i malati in stadio terminale, ed oltre 730.000 le persone adulte che hanno bisogno di cure palliative, tuttavia questa tipologia di cure non trova adeguata risposta, ed il progetto cerca di colmare il divario tra richiesta di cure e disponibilità delle stesse.
Il progetto “Hospice diffuso – cure palliative in reparto”, dove il termine diffuso sta proprio ad indicare la volontà di diffondere la cultura delle cure palliative al di fuori dei contesti dove queste vengono normalmente applicate, nasce nel 2015 dalla collaborazione tra Una Mano alla Vita e l’Hospice il Tulipano di Niguarda a Milano creando un modello d’intervento che favorisce una migliore lettura dei bisogni dei pazienti e del loro bisogno di cure palliative nei reparti dell’Ospedale Niguarda, una delle più importanti strutture ospedaliere della Lombardia. Un intervento innovativo in materia di cure palliative che, dopo 7 anni di sperimentazione, diventa oggi modello di assistenza integrata. Il progetto, che prevedeva all’inizio il coinvolgimento di un solo reparto, si realizza ad oggi nei reparti di Oncologia, Cardiologia, Epatologia, Ematologia, Neurologia, in Pronto Soccorso e con gli specializzandi di Oncologia, Medicina d’urgenza, Anestesia e Rianimazione con l’obiettivo di rafforzare la relazione con i reparti di Pneumologia, Neurologia (in campo formativo specifico) e Trauma Team, che ne hanno richiesto l’intervento.
Con il progetto Hospice diffuso si vuole diffondere la cultura delle cure palliative al di fuori dei contesti dove queste vengono normalmente applicate, mediante la creazione di un modello d’intervento che favorisca una migliore lettura dei bisogni dei pazienti con malattia cronica progressiva.
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